DOTT.SSA JESSICA CENNAMO

Queste condizioni sono caratterizzate da un eccesso ponderale del peso. Per caratterizzare situazioni di sovrappeso e obesità viene calcolato l' Indice di Massa Corporea (IMC), dato dal rapporto tra il peso espresso in Kg e il quadrato dell'altezza espresso in metri.

Quando L'IMC è compreso tra 25 e 29,99 kg/m quadrati si parla di sovrappeso, quando è superiore a 30 si parla invece di Obesità, che può essere poi di vari gradi. L’IMC non è però un parametro preciso, in quanto non tiene in considerazione informazioni quali l'età, il sesso o la composizione corporea (distinzione tra massa magra e massa grassa) del soggetto.

In questi casi, ovviamente si crea un piano nutrizionale ipocalorico per determinare la perdita di peso ed in particolar modo della massa grassa in eccesso. Purtroppo sovrappeso e obesità stanno diventando delle vere e proprie "piaghe sociali", colpendo indistintamente sia adulti che bambini.

Come nel caso di sovrappeso e obesità, anche per accertare un eventuale stato di malnutrizione per difetto, quale potrebbe essere ad esempio l’Anoressia Nervosa, si utilizza come parametro l’IMC. La malnutrizione è definita lieve con un BMI maggiore o uguale a 17, moderata quando è tra 16 e 16,99, severa tra 15 e 15,99 e estrema quando è inferiore a 15 kg/metro quadro. Quando si tratta di una malnutrizione senza che vi sia il disagio psicologico, e quindi non vi sia l’Anoressia Nervosa vera e propria, il trattamento prevederà una dieta ipercalorica con lo scopo del recupero del peso perso sia in termini di massa grassa che di massa magra. Diverso invece è il caso dell’Anoressia Nervosa: questa andrebbe trattata da un team multidisciplinare costituito da Medico, Nutrizionista/ Dietista, Psicologo e se necessario Psichiatra.

Vi sono tantissime patologie che richiedono un intervento nutrizionale mirato, che abbia come fine il miglioramento dello stato di salute del soggetto o che eviti almeno il peggioramento determinato dalla patologia. Dopo che sia stato diagnosticato con analisi o esami specifici la presenza o meno di una determinata malattia, si interviene con un piano nutrizionale individuale che potrà avere caratteristiche diverse in base alle necessità. Esempi pratici di patologie che richiedono un’alimentazione particolare sono la gastrite, il reflusso gastroesofageo, allergie o intolleranze alimentari, ulcera, colite, diverticolite, insufficienza renale e molte altre.

Gravidanza e allattamento sono due condizioni fisiologiche cruciali della vita di una donna e del bambino: queste richiedono adattamenti nutrizionali volti a garantire la salute sia della madre che del figlio. Per il corretto sviluppo del feto, aumentano i fabbisogni della donna in termini calorici, di macro e micronutrienti. I fabbisogni variano in base al periodo di gestazione: ad esempio se prendiamo in considerazione il fabbisogno di proteine, è necessario incrementare l’introito di 1 gr al giorno nel primo trimestre, 8 nel secondo e 26 gr al giorno nel terzo. E’ inoltre necessario porre particolare attenzione a determinati alimenti che potrebbero trasmettere malattie al bambino (ad esempio la toxoplasmosi). Durante il periodo dell’allattamento vengono prodotti dai 500-600 ml di latte dopo qualche settimana dal parto, fino a 850 ml/ die nei periodi successivi. Questa produzione richiede un grande dispendio energetico (motivo per cui si aumentano le calorie introdotte). Va inoltre incrementato l’introito proteico di 21 gr/die nel caso dell’allattamento esclusivo al seno nei primi 6 mesi di vita del neonato.

Ogni sportivo ha le proprie esigenze. In base al tipo di sport praticato, è necessario variare il proprio modo di nutrirsi per determinare il miglioramento dello stato di salute e la permormance. Le richieste caloriche in un uno sportivo sono aumentate in relazione al tipo di sport praticato, in base al prolungamento dell’allenamento e dell’intensità delle sedute. Oltre alle calorie della dieta, si deve stare attenti alle proteine, agli altri macronutrienti e ai micronutrienti. Solitamente le proteine da assumere giornalmente dovrebbero essere 0,9 gr per kg di peso corporeo: questo valore è ovviamente più alto negli sportivi e può arrivare orientativamente sui 2 gr per kg di peso corporeo. In ogni caso per stabilire correttamente i fabbisogni occorre effettuare un’anamnesi completa che permetta di creare un piano dietetico adeguato anche in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere, che vanno dalla semplice perdita di peso all’aumento di massa muscolare con contemporanea perdita di massa grassa (la cosiddetta ricomposizione corporea).

Per iniziare un percorso nutrizionale, non è detto che si debbano avere particolari esigenze. In alcuni casi anche soggetti normopeso o con nessun problema di salute, potrebbero volersi rivolgere a un professionista del settore, semplicemente per elaborare insieme a lui un piano alimentare che sia consono ai fabbisogni e agli stili di vita, oggi spesso molto frenetici. In questi casi si procederà con l’elaborazione di uno schema dietetico normocalorico volto semplicemente a raggiungere un elevato livello di benessere psico-fisico del soggetto. Questo potrebbe essere utile per raggiungere consapevolezza nelle scelte alimentari che si fanno ogni giorno sia a tavola che al supermercato.