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melograno

melograno

Vi è capitato già di mangiare in questo periodo la melagrana (o melograno)? Questo frutto tipicamente autunnale è ricco di sostanze che gli conferiscono innumerevoli proprietà benefiche. Esternamente il frutto del melograno è costituito da una scorza di colore rosso o rossastro che racchiude gli arilli rossi. Gli arilli rappresentano la parte edibile del frutto che si trovano intorno ai semi.

Questi arilli sono ricchi di stanze altamente antiossidanti come la vitamina C e molti fenoli come l’acido gallico, punicacorteina, punicafolinae altri. Inoltre vi è acido punico in abbondanza, inibitore del cancro al seno.

Il melograno è conosciuto fin dall’antichità ed è simbolo di fertilità, abbondanza e fortuna.

Tra gli effetti benefici associati al consumo di melograno si annoverano quello di antiossidante, antitumorale, anticoagulante, antidiarroico, gastroprotettivo, antibatterico, antimicrobico e vasoprotettore. Il melograno è solitamente mangiato crudo ma può anche essere bevuto sotto forma di spremuta (infatti esistono apposite apparecchiature per uso sia domestico che professionale in grado di estrarre il succo dagli arilli).

100 gr di melagrana apportano 63 kcal, che provengono da 0,5 gr di proteine, 0,2 gr di grassi e 15,9 gr di carboidrati.

Una porzione che va dai 100 ai 150 gr di melagrana rappresenta un’ottima scelta da fare soprattutto per gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio.

aglio

aglio

Sapevate che ai tempi degli egizi l’aglio veniva usato come rimedio per mantenere gli schiavi in salute?

L’aglio è una pianta che viene coltivata tramite bulbi, è di origini asiatiche ma è ormai diffusa in tutto il mondo.

Il suo odore caratteristico è dovuto a diversi composti organici di zolfo tra cui l’allicina e i suoi derivati.

L’allicina è un antibiotico capace di sterminare numerosi batteri tra cui quelli responsabili del Tifo.

Inoltre, l’aglio è ricco di sostanze minerali e oligominerali come magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro. Contiene inoltre alcaloidi che svolgono una funzione simile a quella dell’insulina, contribuiscono quindi ad abbassare il livello di glicemia presente nel sangue.

Funge anche come vermicida e di conseguenza come regolatore della pressione arteriosa.

Sia crudo che cotto è bene utilizzarlo per una dieta senza sale grazie al suo basso contenuto di sodio; tra i valori nutrizionali troviamo 130kcal per 100g di prodotto, 5,80g di proteine e 0,34g di lipidi.

In cucina, l’aglio si presta a diverse preparazioni: tritato, in strisce sottili, fritto in padella o leggermente riscaldato; strofinato sul pane o semplicemente sul fondo di un piatto per dare profumo. È ideale come condimento per sughi, pasta, o insalate.

È invece controindicato per chi soffre di gastrite, ulcera o generali disturbi allo stomaco, per le donne in gravidanza (durante l’allattamento altera il sapore del latte), può infine avere effetti collaterali su farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.